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Allevamento

Allevamento

Abbiamo scelto fin dall’inizio di allevare un numero limitato di capre ma di ottima genetica, in modo da garantire una produzione sufficiente al mantenimento della nostra famiglia e dei nostri collaboratori. Attualmente sono presenti in azienda una sessantina di capre in lattazione, oltre a venti primipare e sei becchi.

La razza che abbiamo scelto è la Camosciata delle Alpi, per le sue ottime doti produttive lattifere, che unisce quantità a qualità del latte, ma anche per la sua rusticità, che le permette di stare bene anche al pascolo.
Abbiamo deciso  di gestirle con metodo scientifico per garantirgli di coprire i loro fabbisogni nutrizionali, ma anche tanto amore e cura, in modo da farle rendere al meglio ma anche farle vivere felici e sane.

Dal 1990, anno in cui abbiamo iniziato con un primo gregge di dodici capre, abbiamo mantenuto l’iscrizione al libro genealogico. Questo comporta l’iscrizione all’ Associazione Italiana Allevatori (AIA) e all’Associazionae Nazionale della Pastorizia (Assonapa), riconosciute a livello nazionale con una serie di impegni: registrare maternità e paternità di ogni animale allevato, sottoporsi ai controlli del latte. Ogni mese un tecnico dell’Associazione Allevatori presenzia ad una mungitura, alternativamente mattina o sera, misura il latte prodotto da ogni singola capra e preleva un campione per effettuare una analisi chimica del latte individuale (grassi, proteine, lattosio, cellule somatiche). 

Dai dati raccolti viene elaborato a fine anno un certificato di lattazione ed ogni animale iscritto possiede il suo certificato genealogico contenente la genetica dei suoi genitori e nonni.

La qualità genetica delle nostre capre ci è riconosciuta e da anni ormai vendiamo anche capi da riproduzione.

La stalla è in legno, costruita da noi ai margini del campo e vicina al bosco, partendo da una prima stalletta e ampliata in fasi successive, per garantire lo spazio vitale ad ogni capra, l’area per l’allevamento dei capretti e la sala di mungitura.

Alimentazione

Viene effettuata la prima mungitura alle 6.30, che dura circa un’ora. Subito dopo ogni capra riceve la sua razione individuale di una miscela di fioccati, certificati no–ogm, composta di mais, orzo, soia integrale, pisello proteico, fava, seme di lino, integrazione minerale e vitaminica.

Il seme di lino è stato dimostrato che influenza la composizione degli acidi grassi nel latte rendendo più adatto all’alimentazione umana. Quindi vengono somministrate polpe di barbabietola essiccate, che forniscono energia e fibra altamente digeribile.

La composizione e la quantità di miscela somministrata varia a seconda del periodo produttivo della capra: gravidanza, inizio lattazione, picco di lattazione, riproduzione e asciutta. La razione viene calcolata con metodo dal un tecnico alimentarista che collabora con noi.

Quindi viene distribuito fieno polifita, cioè ricco di diverse essenze di erba sia graminacee che leguminose, prodotto in parte da Nicola nei nostri prati ed in parte da bravi e fidati agricoltori della nostra zona.

Quindi le capre escono e pascolano per tutta la mattina fino a che richiedono a viva voce di rientrare in stalla per bere e ruminare. In stalla trovano un pasto di erba medica che consumeranno nel corso del pomeriggio.

Alle 17.30 ricevono un secondo pasto di miscela di fioccati e polpe e quindi fieno per tutta la notte, perchè le capre mangiano sempre, giorno e notte.

In serata facciamo la seconda mungitura quotidiana.

 

La riproduzione

Il ciclo riproduttivo è quello stagionale naturale, come avviene in natura con gli animali selvatici che vivono in montagna: dopo il periodo primaverile – estivo anestrale, cioè in cui la capra non ha calori, iniziano i primi calori alla fine dell’estate, quando le capre percepiscono l’accorciamento del periodo luminoso e l’arrivo di clima più fresco.

L’inserimento dei nostri tre becchi in stalla e la luna crescente di fine estate favoriscono l’insorgere dei primi calori nel mese di settembre e a questo punto le capre vengono ingravidate.
Le capre più produttive tardano ad andare in calore fino a fine settembre o addirittura ad ottobre.
Alcune capre selezionate vengono fecondate artificialmente nello stesso periodo. Questo per permetterci di inserire nuova genetica di becchi selezionati e di evitare la consanguineità del gregge.

La gravidanza dura cinque mesi e quindi le capre partoriscono a febbraio e marzo. Se l’animale era già in lattazione perché è una pluripara, da quando è gravida il latte si riduce drasticamente nei primi tre mesi fino ad essere messa in “asciutta”, cioè interrotta la mungitura, durante gli ultimi due mesi di gestazione. Ecco perché durante l’inverno il latte di capra è pochissimo e quindi preziosissimo.

Dopo il parto, in cui mette al mondo uno, due e talvolta tre capretti, la capra riprende la sua produzione di latte.

Il percorso di vita della capra

La capretta nasce a febbraio o marzo e dopo la fondamentale somministrazione di colostro viene allattata per circa 2 mesi fino al raggiungimento di almeno 20 kg di peso. Nel frattempo le viene lasciata a disposizione una miscela di fioccati ad alto tenore in proteine e fieno molto fine.

All’età di 2-2,5 mesi viene svezzata e inizia il suo periodo di crescita fino a settembre o ottobre in cui a 7 mesi viene ingravidata per la prima volta. 

Dopo 5 mesi, ovvero a un anno di età, partorisce ed inizia quindi la sua carriera lattifera.

Prevenzione e cura delle malattie

Partendo dal presupposto che se la capra è trattata bene non si ammala facciamo di tutto per prevenire le malattie, anche somministrando prima dei periodi critici rimedi omeopatici e preparati a base di erbe che rinforzano il loro sistema immunitario. Anche loro però possono avere dei problemi di o periodi di crisi, dovuti ad esempio a sbalzi di temperatura e o problematiche legate al parto. In questi casi gestiamo spesso anche la cura con l’omeopatia o la fitoterapia e solo nei casi gravi con farmaci tradizionali.